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Titolo: Sole rosso sangue
Autore: Reyka O'Connor
Serie: Marion Zimmer Bradley's Darkover
Parti: 1
Status: Concluso
Note: il racconto faceva parte del gioco di letteratura interattiva The Elvas Project
Archivio: SLC
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Sole rosso sangue

Reyka O'Connor


"Sono così intontita, tutte quelle droghe, ho un mal di testa cosmico!"
Incespicai sull'ultimo scalino della piattaforma d'atterraggio dell'astronave e... atterrai tra due solide, robuste braccia.
«Attenta kiya, rischi di farti male!»
Alzai gli occhi ed un sorriso mi illuminò il volto di gioia. «Papà! Finalmente!»
«Tesoro, sono così felice che tu mi abbia raggiunto, non tolleravo più la tua mancanza, Reyka. Ma mi sembri ancora un po' stordita dai narcotici. Vieni! Prima riposerai un po', poi avremo tutto il tempo per parlare, no?» Si caricò le mie borse sulle spalle e lo seguii, ero davvero molto stanca.
Osservavo con tenerezza le spalle squadrate, il corpo solido e scattante, le mostrine dell'uniforme che luccicavano, i capelli nerissimi che avevo preso in eredità, e sentii che non solo mi era veramente mancato da morire, ma che non gli avevo mai voluto tanto bene come in quei momenti.
Arrivammo all'appartamento, da dove si poteva osservare una splendida vista delle altissime montagne, chiamate Muro attorno al Mondo, le foreste, e la città di Caer Donn.
Mi accasciai sul divano, stancamente e vidi che aveva appeso al muro, dappertutto, foto delle nostre Highlands, di me e della mamma tra le colline verdeggianti. Mi dette un senso di protezione.
«Come sta la mia cara Mariam?»
«Oh, mamma sta bene, le manchi molto. Peccato che non si possa trasferire qui, ma lo sai, ama troppo la Scozia...»
«Come tutti noi del resto,» mi guardò e mi sorrise, io lo ricambiai.
Nell'appartamento per fortuna l'illuminazione era soffusa. Mi voltai verso la vetrata e vidi qualcosa che mi mozzò il fiato: uno splendido, enorme, globo rosso sangue stava tramontando, tingendo il cielo di un caldo violetto, mi pareva che se avessi allungato la mano avrei potuto toccarlo.
«Oh... papà... ma è magico!»
«Si, lo chiamano il sole di sangue, è molto suggestivo,» ci perdemmo nella luce calda che ci avvolgeva. Dopo un po', mi disse: «Cosa ne pensi dell'apprenditore onirico? Le cassette che ti ho mandato non erano complete, ma è stato il meglio che ho trovato: in fin dei conti non siamo qui da tanto tempo!»
«Beh, domani andrò a fare una passeggiata in Caer Donn, vedremo come sarà il mio darkovano.»
«Dovrai fare attenzione, logicamente non ci vedono ancora di buon occhio. Vorrei poterti accompagnare, ma sono di servizio. Ma ti cercherò tutto il materiale possibile su quel poco di storia e di usanze che abbiamo raccolto.»
«Ti ringrazio,» lo abbracciai e ciondolai verso la mia stanza.
Ero molto stanca, ma accidenti, non riuscivo a prendere sonno. Continuavo ad osservare il cielo di Darkover e le sue quattro lune dai colori tenui e misteriosi, e mi stupivo: mi sentivo come a casa, ero felice, eccitata, come avessi l'aspettativa di qualcosa che sarebbe successo di li a poco... scivolai nel dormiveglia, gli occhi mi si chiusero...

***

...galleggiavo, galleggiavo senza peso in una piana grigia, desolata. Mi guardai e mi vidi vestita della lunga tunica, bianca ricamata d'oro e azzurro al collo ed ai polsi delle ampie maniche, che m'aveva regalato nonna, e una cintura di rame e pietre dure blu scuro. Ed il mantello blu di mamma, avevo i capelli sciolti. Non capivo.
Poi d'un tratto sentii voci indistinte... e vidi stagliarsi all'orizzonte una specie di Torre traslucida che emanava una luminescenza verde... E sentii l'urgenza di raggiungere quella Torre, risentire quella voce attraente che m'aveva chiamata...







StrangeLandsChronicles © 2004
© Reyka O'Connor