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I personaggi




Ashara

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 122 - " Per tradizione la sua Guardiana più anziana [Torre di Castel Comyn] prendeva sempre il nome di "Ashara", e l'attuale doveva avere almeno un'ottantina d'anni, perché era già Guardiana quando mio padre aveva fatto il suo tirocinio nella Torre."
• pag. 123 - "I suoi lineamenti pallidi, privi di rughe come quelli di Callina, parevano incorporei, tanto erano puri. E nello stesso tempo erano vecchi, come se il tempo avesse finito per spianarle anche le rughe, Anche gli occhi, grandi e allungati, parevano incolori, benché, alla normale luce del sole, dovessero essere azzurri."
• pag. 241 - "Ashara non è reale: da varie generazioni non lo è più. Non ti sei chiesto perché la sua stanza sembra tanto grande? Quella stanza non è nella Torre, e la sua porta di cristallo azzurro è una matrice che porte... in un altro posto. Da tempo, Ashara, è soltanto una forma di pensiero. Viveva nella matrice, e quando la lasciava, per andare al Consiglio dei Comyn, usava il corpo di una Guardiana." • pag. 242 - "Era una Alton [---]. Usava la sua Dote non sulla mente, ma sul corpo delle Guardiane, per renderlo uguale al suo. [---] Da tempo non era più in grado di proiettare la propria forma sul loro corpi; poteva solo controllare la loro mente. E adesso il suo potere era quasi finito, e lei cercava in Sharra una nuova fonte di potere..."



Callina Aillard

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 47 - "[---]una donna snella, pelle chiara e dall'aspetto fragile, con una veste nera. I suoi lunghi capelli erano ornati di gemme; aveva una catena d'oro al collo e una cintura d'oro alla vita, e queste le davano l'aspetto di una prigioniera che, pur coperta di catene, continuava a sfidare i suoi nemici, la sua voce era forte, chiara e incollerita."
• pag. 49 - "Era difficile convincersi che mia cugina Callina fosse una Guardiana e che disponesse delle antiche conoscenze sulla scienza delle matrici, ormai quasi dimenticate, che le Guardiane si trasmettono l'una all'altra."
• pag. 79 - "[---] era giovane e bella, ma non camminava come una bella donna. Nel suo modo di muoversi c'era qualcosa che sembrava insieme molto giovane e molto vecchio, come se la goffaggine dell'adolescenza si fosse incontrata in lei con la cautela e io decoro della vecchiaia, senza uno stadio intermedio."
• pag. 88 - "Io sono una Guardiana, e potrei disporre del potere di Ashara, se volessi usarlo. Ashara mi darebbe la forza sufficiente a dominare l'intero Consiglio, se glielo lasciassi fare, ma io... non volgio essere una marionetta in mano sua, Lew, non voglio essere solo una sua pedina!"
• pag. 243 - "Ma la vera Callina è morta quando Ashara si è impossessata completamente di lei, alcuni giorni fa, quando sei salito con Callina nella Torre. [---] Callina ti voleva bene. Si è rifiutata a te - prima che Ashara la distruggesse - perché sapeva che, unendosi a te, avrebbe permesso ad Ashara di impadronirsi anche del tuo cervello."



Linnel Aillard

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 77 - "Assomigliava molto a Callina, ma era un poco più alta e più scura di capelli, e in un certo senso era più gentile, con un viso dolce e infantile, anche se aveva pressappoco i miei anni. Mi pareva anche molto bella."



Jason "Jay" Allison

da LE FORESTE DI DARKOVER edizioni TEADUE 472/1996
• pag. 12 - "[---] era sulla trentina, alto e magro, con un'espressione altera e dura sul viso."
• pag. 25 - "[---] gli zigomi alti e sottili, la fronte spaziosa e ombreggiata da ruvidi capelli neri che Allison teneva lisci e pettinati all'indietro e che ora erano arruffati e scomposti."



Kennard Alton

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 11 - "[---] aveva fatto qualcosa di sconvolgente, quasi riprovevole. Aveva sposato, con un onorevole matrimonio di catenas, una donna terrestre, appartenente all'odiato impero che dominava tutti i pianeti conosciuti. L'aveva potuto fare, senza essere esiliato, soltanto perché apparteneva alla massima aristocrazia del pianeta. nel Consiglio dei Comyn avevano bisogno di lui. Subito dopo il Vecchio Hastur, Kennard Alton era il più importante uomo di Darkover."



Lew Alton

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 10 - "Si chiedevano la ragione della cicatrice sulla mia faccia, della mancanza di una mano (il mio braccio terminava poco dietro il polso e tenevo chiusa la manica mediante una spilla). E soprattutto, guardando i miei capelli rossi, qualcuno si chiedeva chi ero, o meglio cos'ero, con il sospetto che fossi un lettore della mente. Un fenomeno da baraccone. Un Alton, appartenente a una delle Sette Famiglie dei Comyn, l'autarchia ereditaria che dominava Darkover fin da prima dell'arrivo dei terrestri."
• pag. 17 - "[---] Io ero un lontano parente di Beltran, il signore di Aldaran."
• pag. 89 - "[---] ero stato presentato ai Comyn, quando avevo cinque anni, ma ero troppo robusto e scuro di capelli per essere un vero Comyn."



Marja (Marguerhia) Alton

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 142 - "[---] c'era una bambina di pochi anni, che dormiva profondamente. I suoi capelli, sul cuscino, erano color rosso-oro. [---] Il viso minuto, triangolare, non aveva alcuna somiglainza con il mio, ma il mio sangue lo riconobbe."
• pag. 144 - "I suoi occhi color dell'ambra erano enormi."



Marjus Alton

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 34 - "Marjus, ricordai, aveva gli occhi uguali a quelli di nostra madre. Castano scuro. Nessun darkovano ha mai avuto occhi di quel colore."
• pag. 39 - "Alla porta c'era un ragazzo muscoloso e scuro di capelli, con gli occhi scuri e l'aria divertita."



Dyan Ardais

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 14 - "[---] era alto e magro, con i capelli tra il rosso e il biondo. Un darkovano dei monti del Nord. Intanto il suo sguardo si soffermava, ai limiti della maleducazione, sulla mia cicatrice, sulla manica vuota."
• pag. 15 - "[---] un signorotto degli Hellers, con il castello ai confini del mondo civile.
• pag. 98 - "Anche con una mano sola, non avevo paura di lui: dopotutto, Dyan aveva vent'anni più di me! [Lew Alton]"



Regis Hastur

da LE FORESTE DI DARKOVER edizioni TEADUE 472/1996
• pag. 39 - "Era alto e aveva capelli rossi e la carnagione chiara caratteristica dell'aristocrazia darkovana. Sul volto c'era un'impronta indefinibile... arroganza, forse, o la consapevolezza che gli Hastur avevano governato quel mondo per secoli prima che i terrestri arrivassero con le loro navi e portassero il commercio e l'universo alle soglie delle loro case."
• pag 52 - "Da ragazzo ho cercato di entrare nel Servizio Spaziale Terrestre, ma la mia famiglia alla fine è riuscita a convincermi che, come Hastur, avevo già un lavoro che mi aspettava… che noi Hastur avevamo il compito e la missione di mantenere le pacifiche relazioni tra terrestri e darkovani. [---] Ho fatto notare al mio signore che ero stato molto assiduo nei miei doveri nei confronti degli Hastur: ho cinque figli, di cui tre legittimi, che sono nati negli ultimi due anni."

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 54 - "Il giovane Hastur era uno di quei curiosi casi [---] di un ritorno all'aspetto-tipo del suo clan: pelle bianchissima, capelli rosso-fuoco, occhi talmente chiari da sembrare di metallo. Era alto e snello, e[---] sembrava fragile; ma era la finta fragilità di una sottile lama d'acciaio."
• pag. 240 - "In quel momento aveva l'espressione di un dio... ma anche qualcosa di meno... e di più. Una suprema soddisfazione, e una terribile solitudine. Poi anche quella svanì, e tornò ad essere un giovane, condannato a ricordare per sempre l'istante in cui era stato un dio, e a non poterne mai più avere un altro uguale."
• pag. 240 - "Il sole gli illuminò i capelli, che adesso erano bianchi come la neve [---]."



Robert Kadarin

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 17 - "Capo dei ribelli, che mi aveva convinto ad unirmi ai seguaci di Sharra."
• pag. 60 - "[---] non sono sicuro che sia un uomo [---]. Viene dai monti dietro Aldaran, sapere cosa vive in quelle regioni. Uomini delle forge, ma anche uomini gatto, uomini delle foreste e chissà che altro: creature che non sono realmente umane. E Kadarin ha un aspetto sufficientemente umano, finché non gli guardare gli occhi."
• pag. 72 - "L'uomo che vidi davanti a me, sulla strada, era alto e sottile; sotto un ciuffo di capelli chiarissimi si scorgeva una faccia affilata e scurita dagli elementi, due occhi color dell'acciaio che mi fissavano; era più vecchio, più pericoloso di quando l'avevo visto l'ultima volta."
• pag. 85 - "[---] era un fratello adottivo del signore di Aldaran [---]. Nessuno sa chi fossero i suoi genitori, e neppure a che razza apprtenessero. Alcuni dicono che sia figlio di un rinnegato terrestre, Zeb Scott, e di una donna della razza chieri, da lui incontrata nella foreste degli Hellers. Però deve aver fatto parte di quel Cerchio illegale che si è formato nel Castello di Aldaran, e lì deve essere addestrato come tecnico delle matrici."
• pag. 85 - "E' stato per molti anni ad Aldaran e laggiù ha imparato la meccanica delle matrici, poi è stato per qualche tempo nello spionaggio dei terrestri e ha lasciato Darkover."



Dan Lawton

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 42 - "[---] la sua storia assomigliava alla mia: padre terrestre, madre appartenente a una famiglia comyn. Eravamo perfino lontani parenti, ma non saprei dire esattamente di che grado."
• pag. 43 - "Lawton era un uomo alto e robusto, dai capelli rossi che sarebbe potuto passare benissimo per darkovano e che avrebbe potuto rivendicare un seggio nel Consiglio dei Comyn, se l'avesse chiesto."



Kathie Marshall

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 19 - "Era una ragazza alta, bionda, con un viso delicato a forma di cuore, capelli castani e occhi grigi e gentili[---]"



Diana Ridenow

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 20 - "[---] era minuta e aveva un'aria impertinente, lunghi capelli biondi che le arrivavano fino alle spalle e occhi grigi che mi fissavano divertiti."
• pag. 36 - "Ma, su Darkover, Diana era un comyn, e vantava diritti di successione sulle grandi proprietà dei Ridenow. Mentre io (Lew) ero solo un mezzosangue, incrociato con gli odiati terrestri. Una tresca amorosa con Diana avrebbe scatenato contro di me tutti i Ridenow, che non sono pochi."



Lerrys Ridenow

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 59 - "[---] era l'unico dei fratelli di Diana che meritasse la qualifica di uomo, anche usando il termine più ampio."



Marjorie Scott

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 18 - "[---] la ragazza dai capelli castani e dagli occhi color ambra con minuscole pagliuzze dorate."



Rafe Scott

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 34 - "E quell'impostore che non era Marjus aveva gli occhi da terrestre, castano chiaro, con macchie che sembravano pagliuzze d'oro."



Thyra Scott

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 143 - "Quella strega dai capelli rossi, tanto simile a Marjorie e, allo stesso tempo, tanto diversa sa lei."



Zeb Scott

da LA SPADA DI ALDONES edizioni TEADUE 205/1994
• pag. 17 - "che aveva trovato la matrice Sharra, un antichissimo talismano risalente alle Epoche del Caos."
• pag. 86 - "Se vai a chiedere di lui nelle Terre Aride, ti diranno che Zeb Scott è morto in una taverna di Carthon, ucciso dall'alcool, e che quando era ubriaco parlava sempre di una spada azzurra con la potenza di cento diavoli."











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Aggiornato il: 09/10/2006