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Le foreste di Darkover

Simona Degli Esposti


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L'Impero Terrestre è arrivato su Darkover da più di 150 anni e sta per subire gli effetti di una terribile epidemia che si presenta ciclicamente sul pianeta ogni quarantotto anni. Questa volta, essendo venuti a conoscenza di una razza autoctona del pianeta immune alla malattia, decidono di inviare una spedizione per reclutare qualche volontario in modo da riuscire ad estrarre un vaccino dal loro sangue. Per fare questo devono convincere il dottor Jay Allison a tornare tra i selvaggi abitanti originari del pianeta che l'hanno cresciuto.


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"Le foreste di Darkover", in originale "The planet savers", è il primo libro di Marion Zimmer Bradley ambientato sul pianeta di Darkover. Scritto a cavallo degli anni '50 e '60 e pubblicato nel 1962, il volume fornisce le prime descrizioni di un pianeta che, con il passare del tempo e dei libri, muterà considerevolmente di aspetto.
Ne "Le foreste di Darkover" non vi è traccia del clima glaciale che stringe il pianeta in una morsa implacabile e, dopo una collaborazione di 152 anni, tra i rappresentanti dell'Impero Terrestre e la popolazione locale si stanno facendo i primi passi per uno scambio culturale più profondo.
La sola ombra che minaccia questo processo di scambi reciproci di conoscenze è la Febbre dei quarantotto anni, un'epidemia che, in concomitanza con il congiungersi delle quattro lune del pianeta, provoca sempre la morte della maggior parte degli abitanti umani del pianeta.
Fortunatamente, durante l'ultima epidemia era stato scoperto un popolo immune alla malattia, quello degli Arboricoli, uno dei pochi popoli intelligenti originari di Darkover, che però vive in una regione poco esplorata e difficilmente raggiungibile. Un popolo che ha pochi contatti con gli umani e che solo una persona sembra conoscere a fondo: il dottor Jay Allison.
Peccato che, dopo aver rinnegato gli anni trascorsi con gli Arboricoli, il dottor Allison rifiuti categoricamente qualsiasi contatto con gli abitanti originari del pianeta, umani o meno.
Ma, non esistendo altro modo per scongiurare l'epidemia, il dottor Allison sarà costretto a vincere le sue ossessioni e ad affrontare un lungo, pericoloso viaggio che lo porterà alle pendici dell'inesplorato Muro Intorno al Mondo.


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Le foreste di Darkover


TITOLO ORIGINALE - The planet savers
COPYRIGHT - 1962 © Marion Zimmer Bradley
EDIZIONE ITALIANA - TEADUE 472 - 1996
DEDICATO A - Paul Simmer
TRADUZIONE - Maria Cristina Pietri
TEMPO DARKOVANO - 152 1 anni dopo la riscoperta da parte dell'Impero Terrestre
TEMPO TERRANO - sconosciuto


Protagonisti



Cronologicamente parlando, "Le foreste di Darkover" si posiziona molto avanti nel tempo. L'Impero Terrestre risulta essere sul pianeta da qualcosa come 1521 anni e, dopo vicende come "L'Erede di Hastur" e "L'esilio di Sharra", chi lo legge si sarà già fatto un'idea abbastanza precisa su come è Darkover e sui rapporti tra darkovani e terrani. Quindi, se leggete questo libro in ordine cronologico darkovano, aspettatevi di trovare cose che vi sembreranno completamente fuori posto perché, essendo il primo libro della saga ad essere stato scritto, non contiene nessuna delle informazioni inserite in seguito.
L'intera vicenda è descritta in prima persona dal protagonista e la storia comincia nella Città Commerciale2, nei locali del Servizio Medico del Quartier Generale, dove il protagonista si risveglia descrivendolo come un luogo per lui sconosciuto.
Sotto il deciso interrogatorio del Dottor Randall Forth, Capo del Dipartimento, scopriamo che lo sconosciuto ha ventidue anni, è nato su Samarra3 e che suo padre, appartenente al Dipartimento di Cartografia ed Esplorazione, è morto in un tragico incidente.
Il protagonista non ricorda ancora nulla di sé e il dr. Forth gli fa vedere un filmato dove assiste ad un esperimento di ipnosi eseguito su un medico del QG, un individuo antipatico e insopportabile di nome Jay Allison. Basta poco perché anche il nostro smemorato ricordi il proprio nome: Jason Allison.
Seguendo le spiegazioni del Dr. Forth veniamo a scoprire che Jason e Jay sono le due diverse personalità del dottor Jason Allison junior. Ma, mentre Jason ricorda di essere un giovane ventiduenne dal carattere aperto e spensierato, il dottor Jay ha trentaquattro anni, è freddo e insensibile, apparentemente senza amici4. La cosa più stupefacente sembra essere la modifica che l'aspetto fisico ha subito assieme alla trasformazione dell'identità: Jason e Jay non potrebbero neppure essere scambiati per parenti.
Il motivo che ha spinto il dr. Forth a tentare l'esperimento di ipnosi che ha risvegliato la personalità Jason è stata la necessità di trovare un modo per scongiurare la terribile minaccia che sta per colpire l'intero pianeta.
Sembra infatti che ogni quarantotto anni, in concomitanza con la congiunzione delle quattro lune del pianeta, un'epidemia mortale riduca la popolazione umana (sia quella darkovana che quella terrestre) del pianeta in ginocchio. Durante i 152 anni di permanenza sul pianeta, i terrestri hanno subito varie volte gli esiti mortali dell'epidemia e, questa volta, sono decisi a trovare un vaccino che ne impedisca il propagarsi o, addirittura, la comparsa.
La Febbre dei quarantotto anni si presenta sempre allo stesso modo e la fonte dell'infezione sembra essere nelle foreste che ricoprono le montagne nella parte meno esplorata di Darkover. Dopo soli tre mesi l'epidemia raggiunge le pianure e le grandi città, mietendo vittime tra la popolazione umana in una percentuale vicina al 90% di mortalità.
I darkovani definiscono la malattia Febbre degli Arboricoli5, perché sembra che l'unica popolazione immune alla malattia sia quella degli Arboricoli, piccoli esseri intelligenti nativi del pianeta, che subiscono l'infezione come una semplice malattia infantile. Questo fatto ha portato gli scienziati terrestri a cercare l'origine della malattia e a scoprire, nel corso dell'ultima crisi, che nel sangue degli Arboricoli esistono in effetti gli anticorpi contro il virus.
Il passo successivo sarebbe stato quello di produrre un vaccino ma, a causa dell'epidemia, lo scienziato scopritore degli anticorpi perse la vita e, dopo quarantotto anni, non è stato ancora possibile entrare in contatto con gli Arboricoli per convincerli a collaborare.
La necessità di realizzare un vaccino ci riporta a Jason/Jay Allison.
Precipitato con il padre durante un tentativo di realizzare delle mappe delle zone vicine alle montagne, Jason viene salvato e cresciuto dagli Arboricoli e, solo raggiunta un'età incompatibile con la sua permanenza nelle città aeree del popolo, viene rimandato dagli umani.
Il ritorno a casa e l'inserimento nella società terrestre ha portato il giovane Jason a rinnegare la sua origine arboricola, arrivando ad aborrire anche solo l'idea di un qualsiasi tipo di contatto fisico... con umani o alieni poco importa.
Il dr. Forth, nel tentativo di riportare in vita la personalità quasi cancellata di Jason, convince il dr. Allison a sottoporsi all'esperimento di ipnosi, riuscendo perfettamente nell'intento.
Jason Allison, dal carattere completamente opposto a quello di Jay, accetta di condurre una spedizione nel territorio degli Arboricoli per convincerli a recarsi fino al QG e donare parte del loro sangue per la ricerca del vaccino... proposta migliore di quella fatta da Jay, intenzionato a rimuovere dalla faccia di Darkover sia gli Arboricoli che i Monti Hellers, per eliminare definitivamente la fonte principale del contagio.
Altra svolta positiva nella ricerca del vaccino è la proposta degli Hastur, capi incontrastati del pianeta6, di condividere i segreti delle matrici con informazioni mediche. Infatti, in contrasto con quanto scritto nei libri successivi, i terrestri dopo 152 anni sanno che l'economia darkovana è basata sulla scienza legata alle matrici e ai poteri PSI della casta dominante ma, dopo innumerevoli rifiuti, non sono mai riusciti ad effettuare scambi culturali con loro.
La descrizione che viene data della meccanica delle matrici suona molto tecnologica come termini7, ma rende l'idea dell'utilizzo dei poteri PSI dei darkovani.
Quindi, a cinque mesi dall'esplosione dell'epidemia, Jason verrà inviato presso il gruppo di Arboricoli che l'ha cresciuto, cercando di convincere l'Anziano a collaborare con loro.
Visto che in caso di fallimento le previsioni sarebbero drammatiche sia per i terrestri8 che per i darkovani, viene predisposta una spedizione mista con partenza quasi immediata.
La prima tappa è la città di Carthon, che raggiungono in volo con un elicottero. Qui Jason incontra gli altri membri della spedizione: Buck Kendricks, rappresentante delle Forze Spaziali e che conosce Jay da otto anni (ma non lo riconosce in Jason); Hjalmar, Garin e Vardo, tre fratelli darkovani9 provenienti dalle montagne; Lerrys Ridenow, nobile darkovano10 dai capelli rossi; Rafe Scott, rappresentante dell'Impero, ma nato da una relazione tra una donna darkovana e un terrestre; Regis Hastur, il giovane e rosso di capelli11 nipote dell'Hastur al potere come Reggente; Kyla n'ha Rainéach, Libera Amazzone e loro guida.
Il solo ad aver avuto contatti con gli Arboricoli, che Jason definisce come il Piccolo Popolo o Popolo del Cielo12, è Lerrys, che li ha affrontati nella Campagna di 'Narr, quando i darkovani delle montagne furono attaccati dagli Arboricoli. Gli altri li conoscono solo per le storie che circolano su di loro e le leggende che li riguardano. È comunque certa la loro abilità in battaglia ma, nonostante il parere contrario dei terrestri, tutte le armi vengono lasciate a Carthon, per rispettare la legge del pianeta che non vuole che si utilizzino armi che colpiscono oltre la lunghezza del braccio.
Nonostante l'arrivo di Regis Hastur, Jason si conferma come capo della spedizione13. Altro fatto positivo riguardo la presenza dell'Hastur, che fortunatamente si rivela un ottimo scalatore, è che sarà utile anche negli scambi con gli Arboricoli che, nonostante la chiara discendenza non umana, venerano gli Hastur come divinità.
Ultimo arrivo: la guida del gruppo, una donna appartenente alla Lega delle Libere Amazzoni. Il fatto che sia una femmina non sembra disturbare i darkovani e le sue credenziali14 mettono l'animo in pace anche ai terrestri che, dopo aver caricato e sistemato tutto, partono finalmente alla volta delle montagne.
La prima parte del viaggio sembra abbastanza tranquilla. Si parla di teorie evoluzionistiche15, di scambi tra comunità montane e gli Arboricoli, e di amenità varie. Jason e Jay iniziano ad entrare in contrasto e scopriamo informazioni sulla vita di Regis16 poi si raggiunge il fiume Kadarin, considerato come il punto del non ritorno e le cose cominciano a farsi difficili.
Attraversare i ghiacciai provoca brutte scottature e l'altezza crea i primi problemi di respirazione, il sentiero si fa sempre più scosceso e gli Arboricoli che vivono fuori dalla comunità17 cominciano ad attaccare la spedizione.
Subito dopo l'attacco più feroce, Jay si risveglia appena in tempi per curare Kyla, ferita dagli Arboricoli. Regis e la donna sono i soli che si accorgono dello scambio di personalità e l'Hastur, grazie al suo potere mentale, riesce a riportare tra loro Jason e promette di non farne parola con gli altri.
Dopo questo spiacevole incidente la vicenda si svolge poi rapidamente: il gruppo arriva al Nido e gli Arboricoli accolgono Jason come il figliol prodigo e l'Anziano accetta di parlare con lui riguardo la delicata questione che li ha condotti fin lì.
Nel momento in cui Jason si trova davanti all'Anziano accade un fatto straordinario: le due personalità sembrano fondersi in lui e le parole che questa nuova entità rivolge al Popolo del Cielo sono così accorate da convincere l'Anziano e gli altri Arboricoli ad accettare la richiesta di recarsi fuori dal loro territorio e rischiare persino le loro vite pur di aiutare gli umani a sintetizzare il vaccino che li salverà.
Cosa che, ovviamente, avviene inevitabilmente anche se, non appena rimette piede al QG, Jay Allison riprende possesso del corpo che condivideva con Jason, cancellando quest'ultimo (e tutto quello che è accaduto durante la spedizione18) dai suoi ricordi.
Jay lavora indefessamente per realizzare il vaccino e, una volta terminato il periodo di cresi, è quasi costretto ad accettare la visita di Regis Hastur che, come tutti gli altri componenti della spedizione, ha evitato fino ad allora come la peste.
Si raggiunge un apice drammatico, quando Jay concentra su Regis tutta la sua rabbia e tenta di ucciderlo ma, grazie ai poteri telepatici dell'Hastur, quest'ultimo riesce a far riemergere quella terza personalità di Jay/Jason e a rendere così il dottor Jason "Jay" Allison junior un individuo unico ed equilibrato19.
Ovviamente, il finale, vede il rinato Jason correre a riabbracciare il suo amore darkovano... ma questa è un'altra storia.


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freccia su1. In realtà parlano di un accordo commerciale della durata di 152 anni, quindi l'arrivo dell'Impero Terrestre sul pianeta potrebbe essere antecedente quella data.

freccia su2. Non viene specificato dove si trovi questa Città Commerciale. Noi diamo per scontato che sia quella cresciuta attorno allo spazioporto di Thendara, ma il nome della città non viene mai fatto.

freccia su3. Pianeta, Colonia, Satellite Artificiale? Uno dei tanti mondi dell'Impero di scarsa rilevanza per la storia.

freccia su4. La cosa più folle che sembra aver fatto è comprare una camicia rossa a fiori (che nella descrizione ricorda tanto quelle indossate da Magnum P.I.). Il fatto che la cosa sembri normale, escludendo chi ha fatto la compera, fa pensare che il clima del pianeta permetta di indossare camice hawaiane!

freccia su5. Gli Arboricoli nelle versioni originali sono i Trademan.

freccia su6. Sembra che solo gli Hastur governino il pianeta, sempre come nobiltà di origine semidivina, anche se un paio di volte l'Hastur viene definito Reggente.

freccia su7. La meccanica delle matrici sarebbe quella "incredibile disciplina in grado di trasformare la materia in energia pura e viceversa senza passaggi intermedi e soprattutto senza sottoprodotti tossici" (a pag. 16).

freccia su8. Sembra che al momento dei fatti descritti nel libro su Darkover ci siano 18.000 terrestri, la maggior parte con la famiglia a seguito.

freccia su9. Tutti i darkovani sembrano alti e prestanti. I tre fratelli superano tutti i 190 centimetri di altezza.

freccia su10. Il doppio nome lo caratterizza come nobile. I popolani sono conosciuti solo con il nome di battesimo.

freccia su11. Dato interessante, visto che questi fatti dovrebbero collocarsi dopo il fattaccio di Sharra e quindi con un Regis dai capelli già diventati completamenti bianchi.

freccia su12. Gli Arboricoli definiscono loro stessi Popolo del Cielo.

freccia su13. Con la benedizione di Regis in persona.

freccia su14. Kyla n'ha Rainéach ha eseguito molte esplorazioni, compresa quella delle catene montuose al Polo Sud del pianeta.

freccia su15. Suppongono che gli Arboricoli rappresentino una sorta di gradino intermedio tra gli esseri non evoluti che abitano gli alberi e quelli evoluti che abitano il suolo.

freccia su16. Sembra che Regis abbia ottenuto il benestare al viaggio perché, con cinque figli a carico (tre dei quali leggimi) pensa di aver fatto abbastanza per il pianeta da meritarsi una vacanza.

freccia su17. Sono le femmine senza compagno che vengono scacciate dal nido. Al raggiungimento della maturità le femmine nubili vengono scacciate, solo quando tornano con un compagno rientrano a far parte della comunità degli Arboricoli, altrimenti vivono ai limiti della loro società sopravvivendo con quello che trovano.

freccia su18. Durante l'ultima notte di Jason, Kyla gli propone di fuggire con lei, abbandonando tutti. Ma Jason non può tirarsi indietro, anche se è consapevole che il ritorno alla normalità lo cancellerà completamente, perché ha preso un impegno e non può tirarsi indietro.

freccia su19. Il tutto, come classico di MZB, nell'ultimo capitolo del libro.











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© Simona Degli Esposti
Aggiornato il: 25/03/2005