[The Elvas Project ~ Darkopedia] [News] [Link ~ Mail] [The Elvas Project ~ Le Cronache di Elvas]
barra spaziatrice
[Infomazioni Generali] [Informazioni su Darkover] [Il sistema di Cottman, Darkover e la sua società] [La saga vista dai suoi lettori]
barra spaziatrice
[Torna a: La saga vista dai suoi lettori] [stampa] [scarica]



Il signore di Storn

Daniel L. De Franchi


barra spaziatrice


TITOLO ORIGINALE - The Winds of Darkover
COPYRIGHT - 1970 © Marion Zimmer Bradley
EDIZIONE ITALIANA - TEADUE 1993
TRADUZIONE - Riccardo Valla
NUMERO DI VOLTE CHE L'HO LETTO/RILETTO: 4 (e non è finita!)
TEMPO DARKOVANO - dopo la riscoperta da parte dei terrestri
TEMPO TERRANO - sconosciuto


barra spaziatrice


Protagonisti

Personaggi secondari (o nominati)

Personaggi storici nominati


barra spaziatrice


Ogni vita ha una influenza invisibile su tutte le altre...

Il libro "Il signore di Storn" è situabile temporalmente alla fine dell'era dei Comyn, i terrestri sono giunti da parecchio tempo, ma non incontrano il favore dei darkovani e raramente lasciano la Città commerciale. Mi pare che l'autrice sfrutti gli episodi del romanzo come manifesto per discutere la creazione del Patto di Varzyl Ridenow (detto il Buono o il Saggio), i suoi indubbi pregi e i suoi difetti. Il terrestre Dan Barron si trova in un mondo che rifiuta la tecnologia e la cultura della Terra, ma che possiede una società complessa e una conoscenza particolare del mondo. Gli abitanti preferiscono un contatto personale per l'apprendimento, rifiutano la conoscenza sterile dei libri.
Possiedono la tecnologia della scienza delle matrici, con principi e fini diversi, che procura armi distruttive (Sharra) come mezzi di trasporto (aerei), come strumenti sofisticatissimi (attenuatore telepatico).


barra spaziatrice


Opinione personalissima (liberi di non condividerla)

Tutti i personaggi tendono a prendere posizione pro o contro il Patto di Varzil, a parole o con le azioni. Anche il discorso contro la tecnologia terrestre tra Dan Barron e Colryn produce dubbi e pensieri nel lettore, che lo portano a discutere la nostra odierna società della Terra, piena di conflitti e in attesa della pace. Inoltre prende a discorrere (a grandi linee) di storia e usi darkovani, di razze non-umane, di usi terranan (terrestri) e del Servizio Spaziale, delle Terre Aride e delle differenze tra le pianure e le montagne.
Il romanzo sembra il preludio dei romanzi più discussi dell'autrice e contiene in embrione molti dei suoi temi preferiti. Come non cadere nella sua magia? Pur leggendolo con occhio critico per l'ingenuità di alcune esposizioni, il lettore affezionato scopre piccole gemme preziose, "non-sense" e insolite situazioni.
Un altro particolare: il clima sembra decisamente più caldo. Molta pioggia, rare nevicate. Siamo sugli Hellers! E in una occasione i personaggi dormono seminudi! Spengono anche il fuoco per la notte! Eppure si parla dell'inferno gelato di Zandru, il terreno è gelido... evidentemente a questo punto dell'evoluzione dell'autrice non è ben sicura del clima, che invece caratterizzerà i romanzi più recenti nel freddo intenso che è divenuta la connotazione principale del pianeta. L'effetto è bizzarro!
Mi è piaciuto; lo trovo grezzo, ma bello. Lo leggo rapidamente, in poche ore. Scorrevolissimo.
Quasi sfuggono i particolari, a un lettore poco attento.
Eppure vi sono elementi utili per costruire l'evoluzione storica del pianeta dal sole rosso e anche la psiche dei personaggi è ben delineata... una miniera d'oro di informazioni grezze.


barra spaziatrice


Trama

Il castello del clan Storn viene attaccato dai banditi di Brynat lo sfregiato. Dopo un breve assedio le forze in difesa, inferiori e male organizzate, vengono sbaragliate e dopo migliaia d'anni, la rocca cade in mano a degli invasori.
Il destino dei quattro fratelli Storn si diversifica. Il fratello maggiore, Loran Storn, un giovane cieco dalla nascita che ha addestrato da solo i suoi poteri mentali, si rifugia dietro a schermi laran che lo proteggono dai nemici e, in trance, cerca un modo per salvare la sua famiglia, carburata dai banditi. Allira viene costretta a sposare Brynat, che ha in mente di ottenere così la signoria su Storn (per matrimonio, generando un erede). Melitta non si rassegna alla cattura e cerca un modo di fuggire dal castello, sfruttando un passaggio segreto. Edric, ferito nell'assedio, viene curato e segregato nelle cantine del castello, in attesa delle decisioni del capobanda.
Daniel Barron, un terrestre nello spazioporto di Thendara, di punto in bianco, è preda di episodi allucinatori dove vede castelli cadere sotto assedio, figure di donna che divengono Dee, uccelli che cadono da grande altezza. Che succede? E' Loran Storn, che si impadronisce della coscienza e del corpo del terrestre, infrangendo il Patto e tutti i tabù del suo mondo.
Dan Barron si ritrova così in viaggio per Carthon, senza sapere come e perché, travolto da un destino più grande delle sue aspettative quotidiane. Conoscerà Lerrys e Colryn, che lo accompagneranno per un tratto, e il potente Valdir Alton, facente parte del Consiglio dei Comyn, che sospetterà la vera natura di Loran dietro al corpo di Barron.
Melitta Storn, intanto, comincia a sua volta un viaggio pericoloso verso Carthon, spinta dalle esortazioni mentali di Loran. Nei passaggi segreti di Storn troverà pericoli e paurose altezze.
Dan/Loran e Melitta arriveranno infine a Carthon, nello stesso momento, solo per vedersi rifiutare l'aiuto sperato; procederanno quindi verso Aldaran, dove forse, alcuni parenti lontani, potranno fornire uomini e mezzi. Il viaggio insieme sarà una prova, poiché il corpo di Barron contiene a stento l'anima di Loran, che profonde senza sosta i suoi sforzi per dominare il terrestre.
Il signore di Aldaran, pur con dolore, si vede costretto a rifiutare l'aiuto ai parenti. Non possiede uomini sufficienti per vincere un assedio. Ma una leronis, Desiria Leynier, decide di correre in soccorso di Loran. In tre partono con un aereo verso i villaggi del Popolo delle Forge, con un piano appena delineato e la speranza di radunare abbastanza fedeli della Dea Sharra per una evocazione.
Il castello di Storn è di nuovo sotto assedio, stavolta ad opera di un pugno di liberatori. Brynat viene ucciso, come molti dei suoi uomini. La Dea del fuoco, supercoscienza collettiva, sorge per abbattere le mura e i banditi (con la stessa facilità!), riconquistando il maniero.
Il corpo di Loran (poiché la mente era già libera), Allira e Edric vengono liberati, il castello viene loro restituito, ma l'abuso del laran è un grave reato, per cui Valdir Alton è chiamato a giudicare sia Loran che Desiria. Entrambi saranno responsabili di impedire nuove evocazioni di Sharra e di addestrare i telepatici (Barron e Melitta) che hanno risvegliato.
Daniel Barron che nel frattempo si è innamorato di Melitta e ne è riamato, decide di rimanere su Darkover per il resto della sua vita, lavorando per favorire l'integrazione tra i darkovani e i terrestri.











The Elvas Project © SDE Creations
© Daniel L. De Franchi
Aggiornato il: 05/11/2005