[Home] [Fanfic e Original] [Fanart] [News] [Links] [Glossario] [Mail]
barra spaziatrice
[Stampa] [Scarica] [Scenario 4]


Titolo: Glicine
Autore: Elendis
Serie: original
Pairing: original
Rating: PG - yaoi
Parti: 1
Status: in lavorazione
Archivio: HSC

barra spaziatrice


: Glicine :

< Elendis >



I petali del glicine cadevano leggeri sulle pietre, ricoprendole di un soffice strato di fiori lilla. Il sole disegnava chiazze di luce e ombra sotto il pergolato che sussurrava sfiorato dal vento. L'aria era calda, piena dell'odore degli aranci del giardino pensile e dei fiori del glicine sulla nostre teste. I piccioni tubavano nel sottotetto della casa vicina, riempiendo il silenzio col fruscio delle loro ali. Tutto era immobile, a eccezione delle piccole macchie lilla che volteggiavano davanti ai nostri occhi per poi posarsi sul tappeto di fiori ai nostri piedi, e delle piccole lucertole che saettavano veloci sulle pietre scaldate dal sole del primo pomeriggio. A tratti il vento mormorava tra i rami degli aranci, scuotendone le foglie e insinuandosi tra i tronchi che carezzavano i vecchi sedili in pietra avvolti dall'erba, e provocava un rapido volo di piccioni, che dopo aver fatto un giro nel cielo terso ritornavano ai loro posti sul tetto. Ogni cosa esprimeva un'atmosfera da sogno.

barra spaziatrice

Lo guardo mentre fuma appoggiato alla ringhiera di ghisa del pergolato, affacciato sulla strada sottostante. Non mi stancherò mai di osservarlo, di assorbire la sua bellezza e la sua stessa essenza. Non posso fare a meno di lui, del suo viso spigoloso, del suo silenzio, delle sue mani cariche di anelli d'argento, del suo sguardo di ghiaccio, dei suoi perenni vestiti neri, della sua passione.
Ci ho messo tempo a conquistarlo, certo, ma alla fine ce l'ho fatta. Sono riuscito ad averlo, ad entrare nell'armatura di freddezza che mostra a tutti, a scoprire la persona che si nasconde dietro al ragazzo solitario e imperturbabile, a conoscere non solo la facciata dura e cinica che tutti vedono, ma anche il suo lato dolce e sensibile. Per quanto abbia un atteggiamento insofferente verso le persone e voglia isolarsi a ogni costo, quando si arriva a capire chi è non si può non amarlo.
Mi è bastato scalfire un poco il muro che aveva costruito intorno a sé per capire che persona speciale e unica sia. È introverso e silenzioso, è amante della solitudine e incomprensibile, è malinconico e pieno di disprezzo per ogni cosa, è testardo e irascibile, è pieno di sé e imprevedibile. Ma è affascinante e intelligente, è riflessivo e sensibile, è attento a ogni cosa e disponibile, è originale e tollerante, è pragmatico e affettuoso. È la persona più passionale, maliziosa e intrigante che abbia mai conosciuto, ed è anche una delle più belle.
I miei occhi scivolano sul suo corpo snello, osservando i fianchi che sporgono dal tessuto nero dei pantaloni larghi e gli occhi cristallini semichiusi per il sole. Guardo gli orecchini luccicare sotto i raggi di luce, i capelli scuri che gli sfiorano il collo e la posa sensuale della mano che si porta la sigaretta alle labbra. Non posso credere che sia mio, che una persona così particolare e indipendente sia mia.


barra spaziatrice

Il nostro amore non è fatto di parole dolci e mazzi di fiori, di telefonate continue e sguardi adoranti, di gelosie e tradimenti, di malintesi e riappacificazioni, di noia e abitudine, di delusioni ingoiate e convenzioni, di fraintendimenti e discorsi vuoti. Il nostro amore è fatto di silenzi e complicità, di divertimento e libertà, di comprensione e affinità, di allegria e sussurri, di sorrisi e gemiti, di mani sfiorate e piccole follie, di improvvisazione e amicizia.

barra spaziatrice

Sento il suo sguardo su di me, ma non mi giro e lascio che continui a osservarmi. Anche senza guardarlo posso vedere i suoi occhi ambrati e i suoi capelli biondi, il suo sorriso strafottente e il corpo sottile avvolto da larghi jeans sdruciti. Non so perché un ragazzo così sicuro di sé, attraente, carismatico ed estroverso si sia interessato a uno come me. Ci ha messo del tempo, certo, ma alla fine è riuscito ad avermi. Del resto, per quanto facessi l'indifferente e lo scocciato dalle sue attenzioni, era impossibile restare impassibile davanti a una persona tanto bella, dentro e fuori. Non ho mai incontrato qualcuno più allegro e irrequieto, più simpatico e tenace, più iperattivo e delicato di lui. Non si arrende mai, una volta che ha iniziato qualcosa deve portarla a termine. È benvoluto da tutti, così spontaneo e intelligente, così imprevedibile e comprensivo, tanto da farti sentire fortunato che uno come lui si interessi a te.
È una persona vitale, che porta luce ovunque vada, che ti coinvolge in piani assurdi e ti trascina al centro dell'attenzione. Mi giro lentamente e lo guardo, fermo sotto una pioggia di fiori di glicine, in piedi su un morbido tappeto lilla. Il sorriso beffardo e pieno di affetto, le mani muscolose infilate nelle tasche dei jeans, lo sguardo malizioso e ammiccante, i capelli spettinati come sempre, la maglietta tesa sul petto abbronzato. È bello, ma soprattutto è affascinante, quel fascino che non è dato solo dalle qualità fisiche. Ha portato nella mia vita la sua serenità, la sua espansività, il suo affetto e la sua inventiva, facendomi uscire almeno un poco dalla solitudine in cui scelgo di stare. Non riuscirà a cambiarmi, resterò sempre il ragazzo seduto da solo in un angolo buio, mentre lui è quello al centro della stanza circondato dagli amici, ma è già incredibile che una persona così si sia interessata a me.


barra spaziatrice

I ragazzi fanno ognuno un passo verso l'altro. I loro sguardi si incrociano e si catturano. Le mani del biondo si appoggiano sui fianchi dell'altro, stringendolo a sé e assaporando la consistenza della sua pelle, scivolando sotto la maglietta nera e scorrendogli sulla schiena. Le mani dell'altro si posano sulle sue guance e gli tengono il viso contro il suo, dita che tracciano sentieri sulla sua pelle, gli accarezzano la nuca e il collo, forti e sensuali. Le loro bocche si incontrano e non si lasciano più, risucchiate l'una nell'altra, unite e complici. I due ragazzi si stringono, si annullano in un abbraccio eterno, mentre gli alberi di arancio continuano a sussurrare le loro storie antiche, mossi dal vento leggero che soffia e li sfiora.
I fiori del glicine cadono ancora. Petali lilla che sfiorano appena le due figure ferme sotto il pergolato, nel giardino pensile di una vecchia casa.














HotSpringCircle & SDE Creations © 2002 - 2004
© Elendis