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Idriel n'ha Ysabeth


Idriel n'ha Ysabeth

Età

16 (al momento dell'arrivo a Elvas)

Arrivata a Elvas il

dicembre +1

Sesso e stato civile

Femmina, nubile

Famiglia di origine

nedestra Ridenow

Religione

Déi

Donas

empatia

Addestramento laran

effettuato nella Torre di Elvas

Livello Torre raggiunto

in addestramento

Abilità specifiche

equitazione, scherma, caccia, rryl

Descrizione fisica

Idriel è una ragazza timida e riservata, calma, non perde mai il controllo e si infuria molto raramente. Spesso si isola, perché non sopporta la sua empatia, che non riesce a controllare a pieno, ma quando stringe amicizia con qualcuno questi la definiscono spesso l'amica perfetta. Prova un odio incontrollato per tutti gli uomini della famiglia Ridenow, gli unici con i quali può diventare scontrosa.
È piuttosto alta, capelli castani striati di rosso, occhi verdi. Sembra più grande della sua età.


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Storia

In tutta la mia vita, ho visto una sola volta mio padre.
Ho sempre vissuto con mia madre, che faceva la cameriera in una locanda, e la nostra situazione economica era instabile, proprio come la sua salute. Poi, circa tre anni fa, si ammalò gravemente, e io scoprii il mio laran. Condivisi infatti tutte le sue sofferenze, i suoi pensieri, e i suoi ricordi... Avevo sempre saputo di essere nedestro Ridenow, ma non avevo mai saputo cosa mio padre aveva fatto a mia madre. Durante i primi mesi della malattia di quest'ultima, però, lo scoprii. Come al solito le stavo accanto, per confortarla il più possibile, e lei si addormentò. Mentre dormiva, cominciò a dibattersi, e io vidi ciò che lei stava sognando. Era tardi, e mia madre, molto più giovane, era al lavoro, alla locanda. Dopo aver chiesto ad un Nobile Ridenow cos'altro volesse, questo la sollevò, incurante delle sue proteste, e la portò in una stanzetta privata, vicino la mensa, dove abusò di lei... Quando vidi quelle immagini rimasi sconvolta, ma mi ripresi presto, poiché ero l'unico sostegno di mia madre...
Passò un anno, ma lei non migliorava. Pochi giorni prima di morire, questa chiese aiuto a mio padre, quello stesso Nobile Ridenow dell'incubo, affinché mi aiutasse, e magari mi riconoscesse... Mio padre arrivò il giorno dopo la morte della donna, morte che anch'io avevo condiviso e sentito sul mio stesso corpo... Fui sorpresa del suo arrivo, e ancora di più fui sorpresa nel vedere i suoi occhi: erano identici ai miei, e mi chiesi come avesse fatto mia madre a sopportare quegli stessi occhi per tutti quegli anni. Avevo sempre saputo di essere una figlia non voluta, ma mia madre non me l'aveva mai fatto pesare, e mi aveva voluto un infinità di bene.
Per il resto, somigliavo poco a mio padre. I suoi capelli erano biondi, come un bandito delle Terre Aride, e aveva un espressione arrogante stampata sulla faccia. Mi fece parecchie domande, in tono freddo, distante, che mi fece provare per lui un disprezzo ancora più grande. Aveva portato con lui una leronis, che controllò il mio laran, e mi spiegò alcune cose su di esso e sulle matrici. Quando questa, dopo aver finito, disse che avevo un laran piuttosto forte, e il dono dei Ridenow, vidi il volto di mio padre cambiare completamente espressione. Divenne contento, compiaciuto, e mi chiese se volevo vivere con lui e la sua famiglia, e se volevo andare in una Torre, per ricevere l'addestramento.
Io rifiutai. Non volevo saperne niente di lui, non volevo saperne niente di un uomo che era mio padre solo perché aveva brutalmente abusato di mia madre, un padre che nella vita mi aveva dato solo uno stupido donas, che mi aveva fatto soffrire in modo atroce le stesse sofferenze di mia madre, e che ora voleva riconoscermi come figlia solo perché voleva qualcuno con cui farsi bello in una Torre...
Fui molto sgarbata con lui, e mio padre se ne andò, dicendo che se non volevo il suo aiuto non l'avrei mai avuto, e mi augurò di fare la stessa fine di mia madre...
Dopo quell'incontro, andai a vivere da mia zia, una Rinunciataria. Con lei imparai a leggere, a scrivere, a cucinare, a cucire, a suonare il rryl, a cavalcare, ad usare la spada (che poi imparai a non chiamare così) e a cacciare, e divenni molto brava soprattutto nella caccia, nella scherma e nella musica. Ma soprattutto, grazie a mia zia imparai a controllare almeno in parte il mio laran. Mia zia, infatti, era amica di una leronis, che tempo prima aveva scortato in un viaggio, durante il quale le aveva perfino salvato la vita. Così, grazie a questa Sapiente, imparai qualche rudimento di laran, per esempio come innalzare una barriera e altre piccole cose. Quando fui in grado di controllare abbastanza bene la mia empatia, mia zia mi portò nella Casa della Lega di Serrais, dove rimasi per un anno, durante il quale prestai anche Giuramento. Mi trovavo molto bene lì, ed ero felice, come non lo ero mai stata in vita mia, ma desideravo fortemente allontanarmi da Serrais, allontanarmi dalla mia vecchia casa e da tutti gli spiacevoli ricordi ad essa legata, così, quando venni a sapere della Valle di Elvas, e per alcuni giorni di fila la vidi in sogno, non esitai un attimo ad venire qui, dove per prima cosa ho chiesto di ricevere l'addestramento col laran, per poter controllare e sfruttare meglio il mio donas.
Sono due mesi, ora, che sono qui, e mi trovo davvero benissimo. Qui, mi sento davvero a casa.


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Racconti scritti (in ordine di realizzazione)


bottone UNA STRANA CERTEZZA...
bottone LA SCELTA DI LOREENA
bottone RIABBRACIARSI
bottone OMBRE DAL PASSATO (in collaborazione con Kasentlaya Ridenow)
bottone SERRAIS







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© SDE Creations
Ultimo aggiornamento: 31/12/2008