Rael McKihan

Età

14 (al momento dell'arrivo a Elvas)

Arrivato a Elvas il

aprile +2

Sesso e stato civile

maschio, celibe

Famiglia di origine

sconosciuta

Religione

Déi

Donas

Donas di Cassilda, il tocco dei MacAran

Addestramento laran

Effettuato alla Torre di Elvas

Livello Torre raggiunto

in addestramento

Abilità specifiche

Tutte le attività femminili e domestiche, sopratutto il cucinare in cui è un vero fenomeno (anche a livello coreografico). Ha una voce ancora asessuata, molto delicata e affascinante anche se per timidezza non ha ancora mai dimostrato in pubblico le sue doti canore. Suona il flauto e il tamburello

Descrizione fisica

Occhi verdi con lievi sfumature viola verso la pupilla che li rendono molto particolari e profondi, forse un po' alieni. Capelli biondi con lievi riflessi rame, tagliati corti per comodità anche se ben curati come quelli di una ragazza, pelle eburnea, vellutata e morbida. Rael non è molto alto, anzi tutt'altro! (157 cm occhio e croce) ciò, legato al suo fisico asciutto ma dalle curve morbide, ancora efebico, lo ha reso spesso oggetto di risolini e battutacce.
Ha un carattere timido, dolce, abituato al silenzio e all'ubbidienza, nasconde un cuore passionale che deve ancora scoprire se stesso.

Storia

Mi chiamo Rael, e sono arrivato a Elvas dopo un avvenimento che ha sconvolto la mia esistenza e tutto ciò su cui si basava.
Non amo parlarne e solo colui che mi ha portato qui sa cosa mi sia successo perché vi era presente e dopo, solo dopo, ne ha veramente capito la portata.
Da questo deriva un mutamento del mio carattere, e l'assoluta fiducia in Tristam che mi ha salvato.
Nonostante tutto riesco a essere sempre gentile con tutti. Come potrei fare altrimenti visto che sono stato accolto senza avere una dote particolare e aiutato come mai mi sarei aspettato?
Con poco che ho cerco di ricambiare, anche se per ora mi sento spaesato: ogni cosa per me ha il sapore della novità. Nato in una famiglia semplice so ben poco di quello che deve sapere un uomo, la figura chiave nella mia vita è sempre stata mia madre, con lei soprattutto ho diviso il mio tempo, e sono rimasto a crogiolarmi nel suo amore, ma guai a chi si azzardi a definirmi una ragazza non so sopportarlo!