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[torna a Racconti] [E.S.T. dE +2, marzo (21)] [Credits & Disclaimers]



Catalizzatore

Elorie MacAran

Buon giorno Elorie,» "accidenti, sembra uno di quegli enormi animali del mare!"
«Buon giorno Shonnach, mi ci sento anche... un enorme animale del mare, e pensare che sono appena al sesto mese!» Non voleva fermarsi, quindi sorrise, «ma adesso scusami che devo andare a chiamare Madre Gwennis, una delle mie capre sta per partorire e volevo chiederle un aiuto!»
Bussò alla porta della Gilda e prima che si aprisse lo sportellino disse: «Dai Marelie, aprimi, sono io, tua sorella, devo parlare con Madre Gwennis!»
La porta si aprì ed una stupitissima Marelie le chiese come facesse a sapere che avrebbe aperto lei.
«Ho sentito la tua voce, e se la riconoscevo in mezzo a tutto il baccano che c'era in casa nostra, figurati se una semplice porta di legno mi può impedire di riconoscere la voce della mia cara bredhyina!» disse abbracciandola. Improvvisamente fu assalita dalla consapevolezza che Marelie non avesse parlato prima di aprire la porta e dalla preoccupazione per se stessa, la forza di quelle emozioni non sue quasi le impedì di sentire Marelie.
«Madre Gwennis è fuori, è da Shann.»
«Oh accidenti mi spiace disturbarla, ma Emelda sta per partorire e sento che c'è qualcosa che non va! Quando c'è Madre Gwennis ogni parto va a buon fine!»
La preoccupazione per Emelda e il suo piccolo fece passare in secondo piano, quello strano afflusso di emozioni.
«E tu come stai? Questo è il tuo sesto figlio, non ti stancare, se hai bisogno di aiuto, posso chiedere il permesso, Madre Gwennis non mi negherà certamente la possibilità di aiutare la mia cara breda
Elorie sospirò posandosi le mani sul ventre.
«Dal giorno in cui è soffiato il Vento Fantasma, si agita così spesso!»
«Fatti vedere dalla Custode.»
«Vedrai che non è nulla, avrà solo voglia di venire al mondo! Beh, adesso vado a cercare Madre Gwennis. Adelandeyo, bredhyina
«Adelandeyo, bredhiya
Si abbracciarono e di nuovo Elorie sentì le ondate di preoccupazione che irradiavano da Marelie quasi sommergerla.
Elorie si era allontanata di poco dalla Casa della Gilda e dalla Torre quando vide due ragazzi, i nipoti più grandi di Shann McKee da poco arrivati ad Elvas, che si rincorrevano in mezzo alla strada ridendo, prima di cadere pesantemente al suolo. Quello dei due finito sotto l'altro non si rialzò immediatamente, aveva la faccia contorta dal dolore. Elorie si avvicinò per aiutarlo.
«Dove ti fa male?»
«La gamba, credo che sia rotta!»
Elorie si chinò ma appena sfiorò il giovane con la punta delle dita fu travolta da una piena di dolore e da una forza quasi fisica che la sbatté per terra svenuta.


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La scossa mentale svegliò tutti i telepati della Torre, facendo accorrere quelli che erano nelle rispettive stanze alle finestre e gli altri per strada. Il primo ad accorgersi dei due corpi per terra fu Kelan e quando riconobbe la sorella si sentì mancare!
«Elorie! NO!» Si precipitò su di lei, e la prese per la spalle, scuotendola delicatamente. «Elorie, svegliati, parlami, Elorie, ti prego dimmi qualcosa! Oh Beata Evanda aiutala!» Poi si accorse dell'altro ragazzo rimasto impietrito ai margini della scena, le lacrime che si stavano formando nei suoi occhi furono asciugate dalla furia, lo prese per il collo della camicia e lo scosse violentemente. «Cosa le avete fatto! Cos'avete fatto a mia sorella. Se non sta perfettamente bene, ritieniti in pericolo! Se è successo qualcosa al suo bambino...»
«Kelan! DATTI UNA CALMATA!» la Voce del Comando lo fece bloccare per qualche istante. «Sono sicura che ad Elorie non è successo nulla e che sia lei che il suo bambino stanno bene!» Dana si avvicinò alla donna svenuta e tenendo le dita lievemente discoste dal suo corpo la esaminò, impallidì lievemente: i canali di Elorie erano talmente intasati da apparire purpurei.
«Dana! Dana!» Kelan si era inginocchiato davanti a lei oltre il corpo della sorella, anche lui poteva vedere i canali. «Cosa facciamo?»
«Manolo. Qualcuno chiami Manolo!»
L'umanoide apparve quasi magicamente al suo fianco e senza bisogno di ordini sollevò delicatamente Elorie da terra e la portò nella Torre. Dopodiché Dana esaminò anche il giovane ancora a terra e ancora svenuto.
«Anche lui ha i canali intasati! Ma cosa è successo qui?»


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Manolo depose la donna sul letto della Custode.
«Grazie Manolo adesso vai a prendere il ragazzo e portalo nella camera libera all'ultimo piano.»
Una volta rimasta sola Fiona si avvicinò al letto.
«Adesso vediamo di capire cosa sia successo qui!» Esaminò nuovamente Elorie e vedendo i canali purpurei quasi si ritrasse. Sentì un lieve bussare alla porta, si concentrò lievemente.
«Vieni pure Dana,» la Rinunciataria chiuse al porta alle proprie spalle.
«Hai visto che roba?»
«L'ho analizzata quando la gravidanza era agli inizi, circa due settimane, e non aveva una goccia di laran. Ha il retaggio dei MacAran ed è empatica nei confronti degli animali, ma niente di più. Non capisco cosa possa essere successo in questi sei mesi!»
«Oltre alla sua gravidanza...»
«Era già iniziata quando la esaminai!»
«Fammi finire. Ed il Vento Fantasma?»
«Per prima cosa dobbiamo decongestionare i canali. Il ragazzo come sta?»
«Anche lui ha i canali congestionati, ma molto meno. Sembra quel che è: un ragazzo col Mal della Soglia. Shonnach si sta occupando di lui!»


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Quando Elorie riprese conoscenza era in una stanza mai vista, su una sedia vicina al letto Kelan si era appisolato, un lieve sorriso aleggiava sulle sue labbra. Con sua sorpresa Elorie si rese conto che il fratello stava sognando Marguerida, ma si svegliò immediatamente quando Elorie lo chiamò.
«Kelan... acqua... ti prego!»
L'uomo le si avvicinò e le porse un bicchiere con dell'acqua fresca.
«Piccoli sorsi, Elorie, piccoli sorsi!» Posò il bicchiere. «Adesso vado a chiamare Fiona.»
«Kelan... avverti Coryn che sono qui, sarà preoccupatissimo.»
«Coryn è nella serra. Marelie è a casa tua. Lei e Coryn si danno il cambio. Non ti muovere da quel letto, e aspetta la Custode.»
Pochi minuti dopo bussarono alla porta, senza attendere risposta Fiona e Dana entrarono. Avevano un'aria stanca.
«Vai Domna.» Elorie cercò di alzarsi, ma scoprì di non averne la forza.
«Stai sdraiata Elorie. Non devi fare sforzi. Sei stata priva di conoscenza per due giorni. Adesso te la senti di raccontarci quel che è successo?»
«Stavo andando a cercare Madre Gwennis quando ho visto quel ragazzo cadere e volevo aiutarlo, ma quando l'ho toccato ho sentito un dolore tremendo ed una grande forza che mi sbatteva indietro. Poi non ricordo più nulla.»
«Ti era già successo qualcosa di simile?»
«No, mai. Come avevate detto anche voi, Vai Leronis, non ho una sola goccia di laran. Però...»
«Però dal giorno del Vanto Fantasma è cambiato qualcosa, vero?»
«Sì! Anche questa mattina, cioè due giorni fa. Ho riconosciuto la voce di Marelie prima che aprisse la porta ma poi quando l'ho abbracciata, ho capito che non aveva parlato e che era preoccupata per me.»
«Crediamo di aver capito cosa sia successo. Probabilmente porti in grembo un catalizzatore, Elorie, ed il Vento Fantasma ha risvegliato le sue capacità prima del tempo!»
«Un catalizzatore? Cos'è?»
«Un catalizzatore ha il donas degli Ardais: la capacità di risvegliare il laran degli altri.»
Gli occhi di Elorie si riempirono di lacrime.
«No, non è possibile. Vi giuro che è figlio di Coryn, non sono stata con nessun altro. Davvero! Non può avere il dono degli Ardais,» e scoppiò a piangere. Dana fece segno a Fiona di lasciarla da sola.
«Kelan mi ha detto che Coryn è nella serra. Vado a parlarci?»
«Forse è il caso.»
Trovarono l'uomo seduto in un angolo, appena le vide scattò in piedi e si inchinò profondamente.
«Vai Leronis, Magistra. Su servo Domna, a veis ordenes emprézi...»
«Noi vorremo parlarti di Elorie e vostro figlio.»
«Kelan mi ha detto che si è risvegliata, sta bene adesso?»
«Sta meglio. Avremmo bisogno di sapere una cosa. Nella tua famiglia ci sono degli Ardais?»
«Mia nonna, mi raccontava di quando viveva a Castel Ardais, ma non mi ha mai detto se fosse di quella famiglia o solo abitasse lì.»
«Magari una nedestro
«Magistra... c'è qualche problema?»
«No Coryn, non preoccuparti, l'eredità di tua nonna si sta manifestando in tuo figlio!»
«Probabilmente dovremo trattenere Elorie qui nella Torre fino al termine della gravidanza. Pensi di riuscire a mandare avanti anche al casa oltre ai campi?»
«Sì, Vai Domna
«Dana potresti parlare con Madre Gwennis, si potrebbe chiedere a Marelie se vuole andare ad aiutare i suoi nipoti!»
«Non è molto usuale che una Rinunciataria badi ad una casa, anzi è proprio la cosa più lontana che ci possa essere dalla vita di una Rinunciataria, ma in fondo si tratta di aiutare un'altra donna.»
«E poi Elorie e Marelie sono sorelle.»
«Fiona sai benissimo che quando pronunciamo il Giuramento ci stacchiamo completamente dalla nostra famiglia di nascita, ma in questo caso... chi potrebbe negare ad una donna di prestare aiuto a chi le ha fatto da madre?»









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Disclaimers

Dopo aver subito gli effetti del Vento Fantasma, Elorie è vittima di un incidente inaspettato che coinvolge anche Duane McKee.

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Ultimo aggiornamento: 31/12/2008