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Preparativi

Fiona di Elvas

Damon Aldaran si guardò intorno soddisfatto: il laboratorio della Custode era il locale della Torre in cui si sentiva più a suo agio. Fece scorrere lo sguardo sulle griglie di matrici addormentate, sulle preziose bottiglie di vetro soffiato e sui rarissimi volumi che lui stesso aveva recuperato nei suoi viaggi avventurosi.
Tutto sembrava fremere nell'attesa di qualcosa di speciale.
Sorrise con simpatia a Manolo, impegnato a trasportare delle pietre di diverse dimensioni e la creatura, come sempre benevola nei riguardi dei protetti della sua signora, gli sorrise di rimando.
Il comyn lo aiutò a sistemare le pietre sul bordo del grande tavolo da lavoro, poi rimase con lui in attesa.
Come sempre, fu il non-umano ad accorgersi per primo dell'arrivo di Fiona, aprendole la porta con un tempismo che non mancava mai di stupire chi assisteva alla scena.
La Custode appariva come sempre calma e sicura di sé, ma a Damon non sfuggì uno scintillio eccitato nei suoi occhi.
«Sei pronta a scoprire i tesori nascosti nei nostri ospiti?» la canzonò con affetto.
«Damon Aldaran, più invecchi e più diventi insolente!» rispose Fiona di rimando. Si avvicinò al tavolo per controllare che tutto fosse in ordine.
«Come si svolgeranno le prove?» chiese l'uomo.
La Custode si avvicinò a un pesante mobile scuro e azionò il meccanismo che apriva uno scomparto nascosto: era evidente che non aveva segreti per il suo vecchio amico o per il fedele servitore.
«Per prima cosa,» disse estraendo un sacchetto di seta grezza, «dovrò dare una matrice ad alcuni dei più giovani...» Alzò un sopracciglio con aria critica, «e dovrò spiegare loro di che cosa si tratta!»
«Telepati che non conoscono le pietre?» si stupì l'Aldaran.
La Custode fece una smorfia, pensando al suo disastroso primo incontro con Loreena.
«Lasciamo perdere... Poi procederò a qualche esperimento di telecinesi,» proseguì indicando i sassi sul tavolo, «e vorrei tentare anche un esperimento di lettura del pensiero dalla stanza accanto. Ti offri come volontario?»
«Naturalmente! Hai in mente qualcosa anche per quelli che hanno già ricevuto un addestramento?»
«Sì, in effetti penso che sia indispensabile, prima di inserirli nel nostro Cerchio, conoscere a fondo le possibilità di tutti. Per i Monitori pensavo a un esame approfondito di Kelan...»
Damon la interruppe ridendo: «Sei proprio sicura di volere lui? Sai che non ama essere al centro dell'attenzione...»
Fiona allontanò l'obiezione con un breve cenno della mano. «È un veterano. Ha cicatrici e fratture praticamente in tutto il corpo. Non riesco a pensare a un soggetto migliore!»
«Già,» rifletté ad alta voce Damon. «Ricordo tutte le volte che siamo scesi in battaglia fianco a fianco. Più di una volta mi ha fatto scudo col suo corpo...»
«Ai Meccanici chiederò di modificare la forma di quelle bottiglie di vetro, mentre i Tecnici dovranno attivare singole matrici all'interno di una griglia...»
«Nulla di particolarmente difficile,» commentò l'uomo. «Come mai tanta bontà? Con noi sei sempre stata molto più esigente...»
«Voi siete il mio Cerchio,» rispose sorridendo, «e siete i migliori elementi che io abbia mai conosciuto. Forse ci saranno persone altrettanto dotate tra coloro che sono giunti qui, ma potrò capirlo solo osservandoli mentre lavorano.» Inspirò profondamente. «E ora basta perdere tempo: va' a cercare Kelan e avverti Dana che può cominciare a introdurre il primo dei nostri ospiti.»










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Disclaimers

Secondo racconto scritto per il gioco, al quale seguono virtualmente tutti quelli relativi ai controlli dei nuovi arrivati alla valle.

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Ultimo aggiornamento: 31/12/2008